ETTORE SOTTSASS IN UN
FUMETTO DI MASSIMO GIACON
E’ una biografia intrecciata a
menzioni autobiografiche l’ultimo graphic novel di Massimo Giacon.
In esso, l’artista padovano racconta
a fumetti la vita e le geniali invenzioni di Ettore Sottsass jr.
(Innsbruck, 1917 - Milano, 2007), architetto, designer, scrittore,
fotografo (e molto altro ancora),
e nel contempo parla di se stesso, di
quando ebbe l’occasione di conoscere il Maestro, di frequentarlo e
di lavorare con lui. Per questo, per esplicitare un rapporto di
familiarità che, tra persone amiche, non necessita di cognomi, ha
intitolato il suo lavoro - pubblicato da 24 Ore Cultura in un volume
di 48 pagine - semplicemente “Ettore”.
Il primo incontro con Sottsass avviene
nel 1984, quando Massimo Giacon ha ventitre anni e già da un lustro
crea fumetti ironici, dinamici, rutilanti per Il Mago, Frigidaire,
Tempi Supplementari. Proprio una di queste riviste capita
tra le mani di Sottsass.
“Ettore - ha detto Giacon - non
era un grande lettore di fumetti, però aveva la capacità di
recepirlo istintivamente; tutto il suo modo di intendere
l’architettura e il design, in modo così poco canonico e insieme
rigoroso, potrebbe essere d’insegnamento per chiunque inizi a
disegnare e a scrivere fumetti: essere rigorosi, ma assolutamente non
dogmatici”.
L’assoluta originalità stilistica di
quelle vignette, colpisce Sottsass che convoca il giovane cartoonist
a Milano, nel suo studio, dove, per un cliente straniero, sta
progettando “un ristorante in California, un ristorante speciale
dove si mangia cucina internazionale; un ristorante con un labirinto
di siepi, dove ci si conosce, si fa all’amore, dove si canta e si
balla!”.
Alla proposta di raccontare tutto
questo con i fumetti, Giacon risponde realizzando sei pagine di una
storia che intitola “Snaporazz Restaurant”.
Anche se il progetto non andrà in
porto e se le tavole non verranno accettate dal cliente, esse
entusiasmeranno Ettore Sottsass e daranno il via ad una lunga
collaborazione artistica.
Sottsass è il Maestro che nel corso di
una attività artistica iniziata fin dagli ultimi anni quaranta, ha
posto la sua firma su innumerevoli prodotti, concepiti per elevare il
livello del gusto del fruitore - dalle macchine per scrivere Praxis
48 e Valentine allo specchio sinuoso Ultrafragola , dalla libreria
Casablanca alle sculture di luce per le Vetrerie Venini, oltre a vasi
di ceramica, televisori, specchi - tutti esposti ed ammirati nei più
prestigiosi musei d’arte moderna.
Massimo Giacon, l’Allievo, oltre a
disegnare comics (e nel contempo far parte dell’art-rock band I
Nipoti del Faraone) viene coinvolto nelle produzioni artistiche degli
“atelier” che Sottsass ha fondato - lo studio Alchimia e, in
particolare, il Gruppo Memphis - dove inizia a cimentarsi nel design
e nell’architettura. “Prima di incontrare Ettore erano una cosa
noiosa, quella che bisognava mettere nei fumetti giusto perché gli
spazi non sembrassero troppo vuoti. Ettore, senza farmelo pesare
troppo, ma introducendomi nel suo mondo, mi ha fatto capire anche un
po’ di più di cos’era la progettazione e l’ha fatto da bravo
maestro, di quelli che non ci sono più , quelli che quasi non hanno
bisogno di dirti le cose, di spiegarti come vanno fatte, ma
semplicemente di mostrartele nelle giusta luce”.
Graphic novel davvero imperdibile,
paradigma di splendida metanarrazione, “Ettore” (24 Ore cultura,
euro 17,90) chiude con un’ultima dichiarazione di Massimo Giacon,
piena di affetto e di riconoscenza: “ Ogni tanto mi capita di
trovare bambini che mi chiedono se ho conosciuto supereroi, visto che
disegno fumetti. Ettore è stato l’unico vero supereroe che io
abbia mai conosciuto. Il supereroe che aveva il potere di ascoltare
la voce delle cose”.