ROMANZI A FUMETTI, TRA INQUIETUDINE, STORIA E RICORDI

Premiato a Lucca Comics come miglior Graphic Novel, “Jaybird” dei fratelli finlandesi Lauri e Jaakko Ahonen, è un romanzo a fumetti capace di incantare lo sguardo e la mente dei lettori. Racconta, con immagini di forte impatto emotivo e con sequenze permeate di silenzi solo raramente interrotti da scarnissimi dialoghi, la storia di un piccolo pennuto antropomorfo costretto dalla madre malata a vivere recluso in casa, con le porte sprangate, circondato dalle immagini di avi tenebrosi e, soprattutto, oppresso dalla paura di oscure minacce. Prodotto con fondi raccolti tramite la rete e subito diventato un successo internazionale, “Jaybird”è stato portato in Italia da Stefano Gorla, direttore dei periodici a fumetti dell'editrice San Paolo, che lo ha pubblicato come numero speciale del mensile Super G dello scorso maggio. Ora, grazie al prestigioso premio (condiviso con “La gigantesca barba malvagia” edito da Bao Publishing), l'opera è tornata reperibile nelle fumetterie, richiesta da chi nei fumetti, oltre alla qualità grafica e narrativa,cerca chiavi per interpretare la natura dell'uomo e spunti inconsueti per riflettere sui rapporti sociali o, come in questo caso, famigliari.

E', invece, cronaca dolorosa di una guerra in corso, il libro “Quaderni ucraini”(Coconino Press) uscito in nuova edizione proprio in occasione del festival lucchese. Contiene il resoconto per immagini di un viaggio durato due anni, che ha portato Igort (raffinato autore di fumetti, in primo piano sulla scena del fumetto dal più di trent'anni) fra la gente dell'Ucraina, a raccogliere ricordi e testimonianze, ad illustrare brani di storia personale e collettiva, a svelare drammi e tragedie, con la vividezza rappresentativa che la scrittura grafica possiede.




La guerra aleggia anche su “Ritorno in Kosovo”, altro recente esempio di “graphic journalism”, che il critico Pier Luigi Gaspa ha tradotto e fatto pubblicare in un elegante cartonato da 001 Edizioni. Scritto da Gani Jakupi, fumettista e compositore kosovaro, e disegnato con acquerelli e pastelli colorati da Jorge Gonzalez, il libro ripercorre gli eventi bellici nella ex Jugoslavia, raccogliendo le voci di chi ha vissuto quei drammi in prima persona e che ancora piange la propria famiglia massacrata o dispersa.






Di ricordi di epoche passate e di oggetti che le rappresentano – armi, costumi, arazzi, porcellane – narra il romanzo a fumetti “Memorie di Iris” (Hikari Edizioni), voluto da James M. Bradburne, direttore della fondazione Palazzo Strozzi – affiancato da Wanny di Filippo delle pelletterie il Bisonte – per far conoscere al pubblico italiano, e non solo, il Museo Stibbert che, a Firenze, custodisce una pregevole collezione di armature nipponiche.

L'incarico di realizzare l'opera è stato assegnato a Keiko Ichiguchi, saggista e disegnatrice giapponese, da vent'anni in Italia (è sposata con Andrea Venturi, uno dei più apprezzati illustratori di Tex Willer). In perfetto stile manga, Keiko ha composto una storia commovente e fantastica in bilico tra il dickensiano Cantico di Natale e la trama del film Una Notte al Museo.