COLPI
DI CODA: IL GENIO SATIRICO DI ALTAN IN DUECENTO VIGNETTE
In
copertina, un uomo, pantaloni abbassati, sta seduto sul water. Volge
lo sguardo a noi e dichiara: “Aspetto fiducioso il decreto Sblocca
Italia”. Poche
pagine dopo, una ingenua bimbetta interroga il padre: “Cos’è un
saggio?” e lui che essendo adulto sa bene come vanno le cose
risponde: “Un vecchietto che non si ricorda quello che ha fatto da
giovane”. Più
avanti, due uomini fissano
il futuro; uno sgrana gli occhi e atterrito esclama: “Siamo
sull’orlo del baratro!” al che l’altro, imperturbabile, gli
propone un lapidario: “Goditi il panorama”.
Queste
e altre duecento immagini accompagnate da battute esilaranti e
taglienti compongono Colpi di Coda (Gallucci Editore, euro 13),
recentissimo libro che raccoglie le vignette realizzate negli ultimi
due anni per l’Espresso e Repubblica da Francesco Tullio Altan,
ovvero il più geniale autore satirico italiano.
Come
nelle antologie precedenti, anche qui è ritratta un'umanità
scalcinata che sguazza nell'ignavia, composta da genitori patetici,
da casalinghe sciatte e sfiduciate, da adolescenti impazienti di
emulare i padri ottusi, da tristi pensionati (“Aspetto sulla riva
del fiume. Passano solo amici”), oltre che da prelati e generali,
da burocrati e portaborse, da feroci parolai e da cialtroni d'ogni
sorta (“Sono un leccaculi, ma non si trova più un culo che valga
la pena”), da politicanti pigri mentalmente e violenti verbalmente,
insomma da una comunità variegata in cui la società italiana
(“L'italiano è un popolo straordinario. Mi piacerebbe tanto che
fosse un popolo normale” recitava, in una vignetta di tanto tempo
fa, una sua donnina atarassica e nuda) può specchiarsi per ridere
del proprio aspetto e magari provare un po' di ribrezzo.
Ecco,
ad Altan (nascita a Treviso nel 1942, studi a Venezia e Bologna,
esperienze cinematografiche a Roma e in Brasile, residenza ad
Aquileia) i suoi connazionali dovrebbero essere grati: da
quarant'anni, attraverso strip, fumetti e vignette, consegna loro
preziose pillole di saggezza e di umorismo, commenti illuminanti
(sebbene urticanti), concetti filosofici e battute folgoranti, utili
a stimolare il senso critico e magari a indurre un “colpo di coda”
che porti tutti noi lontano dal mare melmoso in cui siamo
impantanati.
In
Colpi di Coda, le vignette del capitolo finale hanno per protagonista
il Cavalier Banana (“Come potete verificare, l'aria come la friggo
io non la frigge nessuno”) con tanto di Dudù e con l'ombrello
usato per infierire sui sudditi, ora, finalmente infilato nelle sue
natiche.
Il
premier attuale, invece, è citato in una sola, ma più che azzeccata
vignetta: un uomo e una donna “di sinistra” dialogano; lui fa:
“Matteo scatenato, comincia presto, finisce presto” e lei, che la
sa lunga: “E non pulisce il water!”.