7
aprile 2014
ZAGOR:
LA PRIMA VOLTA DI EMANUELE BARISON
Un
trittico di produzioni prestigiose, sta coronando la trentennale
carriera del cartoonist Emanuele Barison. A gennaio è uscito
“Trappola per topi”, settima storia di Diabolik da lui disegnata;
da febbraio la sua firma risalta sulla copertina di “Orféa” –
romanzo a fumetti scritto da François Corteggiani ed edito in
Francia da Dargaud – del quale ha illustrato le oltre
centocinquanta pagine; infine, a partire dal 15 marzo sarà in tutte
le edicole italiane “Risvegli”, albo della serie Zagor
sceneggiato da Moreno Burattini, che segna il suo debutto come autore
della Sergio Bonelli Editore.
Nato
nel 1963 a Pordenone, Barison crea,
negli anni ottanta, col collega Romeo Toffanetti, per Il Messaggero
dei Ragazzi il personaggio umoristico di Alex il Britanno; poi
disegna diverse storie per la Walt Disney; realizza graficamente il
personaggio di Lazarus
Ledd
e, per i mercato francese, illustra le serie “Yakuza”, “De
Silence et de Sangre” e “Dottor Justice”. Inoltre, ha inventato
il personaggio Magic Geox, per l’omonimo calzaturificio; ha firmato
immagini di campagne pubblicitarie istituzionali e co-diretto il
lungometraggio “A band a part”.
“Essere
entrato a far parte dello staff della
casa editrice che è sinonimo del miglior fumetto avventuroso
italiano – ci ha dichiarato Barison – è per me un grande onore,
oltre che un importante traguardo professionale. Avevo avuto modo di
incontrare in varie occasioni Sergio Bonelli, purtroppo scomparso più
di due anni fa, e sempre mi manifestava il suo interesse per il mio
lavoro. Una delle ultime volte, mi propose di disegnare un albo di
Tex di grande formato, chiamato Texone, ma, dati i miei impegni
all’estero e la mole di lavoro, rifiutai. Allora lui mi offri di
realizzare, senza fissare nessuna scadenza di consegna, uno dei tanti
personaggi della sua casa editrice, a mia scelta. Io gli risposi che
il mio ”eroe” preferito era Zagor, che egli stesso aveva creato
nel 1962, usando lo pseudonimo di Guido Nolitta. Lui sorrise e così
iniziai la mia prima avventura dello Spirito con la Scure.”
“Risvegli”
narra le vicissitudini cui sono costretti Zagor e Cico per non
finire vittime dei morti che, in un cimitero nei pressi di un
villaggio di Darkwood, cominciano a risvegliarsi. “Lavorare a
questa storia – dice Barison – è stato un piacere, perché Zagor
è un eroe della mia infanzia e l’ho sempre considerato come una
sorta di super eroe, forse l’unico super eroe italiano; inoltre il
suo doppio registro avventuroso-umoristico mi è particolarmente
congeniale.”
Ovviamente,
per questo esordio, l’artista ha messo in campo il meglio della sua
cifra stilistica che eccelle nel dinamismo delle figure, nel vivido
contrasto tra l’espressività delle ombre – nere di china e
taglienti come rasoi – e la disposizione di campiture abbaglianti e
nel taglio cinematografico delle inquadrature che amplifica il pathos
delle ambientazioni. E, alla fine, ha ottenuto un’opera
perfettamente “zagoriana” che Sergio Bonelli avrebbe molto
apprezzato.