26 aprile 2014

RITORNA KEN PARKER, L'ANTIEROE DEL WEST
Molti aspettavano il suo ritorno. 
Anche se gli anni erano andati via via accumulandosi, al punto di avvolgere la memoria nella nebbia del passato, a tanti risultava difficile, o addirittura struggente, pensare che di Ken Parker si fossero perse, per sempre, le tracce.
Confidavano che l'episodio “Faccia di Rame”, pubblicato nel febbraio del 1998, ultimo della serie, ma con un finale aperto su ulteriori sviluppi, non rappresentasse “davvero” la conclusione della saga. Speravano di apprendere, magari di tanto in tanto, il resoconto di una nuova avventura, o, almeno, che quelle di cui era stato per due decenni protagonista, venissero ristampate per coinvolgere ed emozionare anche le successive generazioni.
Tutto questo perché, Ken Parker rappresentava (e ancora rappresenta) un'autentica rivoluzione nel modo di concepire la struttura narrativa del fumetto popolare, al punto di elevarlo ad autentica “letteratura disegnata”.
Il debutto del mensile “Ken Parker” era avvenuto nel giugno del 1977, con l'albo “Lungo Fucile” edito dalla Cepim di Sergio Bonelli.
Il personaggio indossava l'abito dei cacciatori di pellicce, imbracciava un vecchio fucile ad avancarica, e assomigliava come una goccia d'acqua a Robert Redford nel film “Corvo Rosso non avrai il mio scalpo”.
Si capì subito che non apparteneva alla categoria dei pistoleri o degli sceriffi, presenze convenzionali nel coevo fumetto western. Ken Parker era un uomo comune: possedeva ideali, dubbi, fragilità ed inquietudini, che combaciavano con quelli dei suoi lettori.
Sebbene parteggiasse per un pacifico vivere sociale, non restava indifferente davanti alla protervia o all'ingiustizia, ed era disposto a menare le mani, a sparare e, magari, ad uccidere, solo quando ciò risultava necessario per salvare se stesso, i deboli, gli indifesi o gli sfruttati.
I suoi autori – lo sceneggiatore Giancarlo Berardi e il disegnatore Ivo Milazzo, allora giovanissimi – seppero fondere nel crogiolo della loro creatività, tensione morale e aderenza alla realtà storica, approfondimento psicologico e umorismo, mistery e commedia, citazioni e rimandi a romanzi e a film, ricavandone trame sempre inedite, situazioni e dialoghi capaci di mettere a nudo l'anima dei personaggi, immagini forti ed espressive come nei capolavori della nona arte.
Ora l'attesa dei lettori per il ''ritorno'' di Lungo Fucile è finita. Dall'11 aprile, ha preso il via, edita da Mondadori Comics, la collana “Ken Parker”, distribuita in tutte le edicole, fumetterie e librerie, che, in cinquanta volumi a colori, riproporrà l'intera saga dell'antieroe del fumetto, per antonomasia.
Ogni librò conterrà due o più episodi, in ordine strettamente cronologico; le copertine si avvarranno di un nuovo logo, mentre le storie saranno precedute da un ricco apparato redazionale curato da Luca Raffaelli e da alcuni tra i migliori esperti e critici italiani del fumetto.
Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo hanno dichiarato:‘’I Personaggi, come i figli, una volta messi al mondo, diventano autonomi. Ken Parker ha deciso di riprendere il cammino. Noi stiamo sellando i cavalli”. 
E così, per la gioia di chi da vent'anni attende nuovi racconti, si apprestano a scrivere e disegnare una nuova avventura: quella che tirerà le fila del lungo cammino di Ken Parker.
Segno che quel rapporto di passione e di fantasia iniziato quattro decenni fa non si è mai spezzato.