10 febbraio 2014

Graphic Novel is Dead: Davide Toffolo si racconta


Dopo oltre vent’anni come autore di fumetti innovativi e altrettanti da frontman della rock band “Tre allegri ragazzi morti”, Davide Toffolo ha deciso di usare la scrittura e le immagini per parlare di sé, della sua doppia identità artistica, delle proprie passioni, dei personaggi che ha creato e di quelli che l’hanno ispirato.
Mosso dalla vocazione “a prendere la vita, per farne letteratura e mostrarla al mondo”, ha disposto gli eventi della sua esistenza in modo di comporre un intreccio originale, sincero e coinvolgente; ha adottato il linguaggio fotografico per affiancarlo, senza stonature, al suo personalissimo stile grafico; ha assegnato un ritmo brioso all’alternarsi delle sequenze; ha portato in scena gli amori, gli amici, i riferimenti culturali ed anche l’eco di passati capolavori come “Fregoli”, “Intervista a Pasolini”, “Il re bianco”, “Très! Fumetti per il teatro”.
Ne è risultato “Graphic Novel is Dead” romanzo a fumetti, edito da Rizzoli-Lizard e da pochi giorni distribuito nelle librerie.
“Graphic Novel is Dead – spiega Toffolo – è un grido rock. Quando si urla che il rock è morto è per dire che esiste, che è consolidato. Lo stesso faccio io, per affermare che la graphic novel finalmente esiste. Tutti oggi sanno che il fumetto ha preso anche questa forma nuova. Graphic Novel is Dead racconta di me; è un’autobiografia in forma di commedia. Un lavoro completamente nuovo, anche se si tratta del mio dodicesimo libro”.
Un libro che inizia con le foto scattate durante il concerto dei “Tre allegri ragazzi morti”, a San Siro, nel 2013, e che lo mostrano mentre canta travestito da Eltofo, col viso celato dietro una maschera da teschio e col corpo infilato in un costume da yeti.  Appena, però, lascia alle spalle il palcoscenico e torna, stanco, nella dimensione intima e appartata di disegnatore, Davide Toffolo usa la matita e l’inchiostro e  rappresenta se stesso – scrittore, illustratore, rock star – come un personaggio di fumetti. Senza nemmeno togliersi il costume, l’alter ego disegnato si stende sul letto e –  quasi fosse sul divano di uno psicanalista – lascia sgorgare il presente e i ricordi, in un flusso di coscienza che sembra inarrestabile.
 “Ho fatto questo libro per raccontare la mia esperienza di personaggio pubblico particolare. La maschera che porto, e quelle che indossano gli altri della band, sono un modo per rompere un oggetto di vendita unitario che è il musicista; fatto di musica e immagine. Privi della faccia, gli Allegri ragazzi morti perdono la loro contingenza e diventano un’idea senza tempo e senza età. Tutti i miei lavori raccontano la trasformazione dell' uomo in personaggio pubblico, dell' uomo in una merce, ovvero la nostra condizione contemporanea. In Graphic Novel is Dead,  lo faccio in forma di commedia. Mi danno una mano amici di sempre, mio padre che è morto qualche anno fa, i personaggi dei miei fumetti precedenti e un pappagallino che  si chiama Pepito: la mia spalla comica. Cerco di tenere una verve nel raccontare cose profonde della mia vita e provo a far ridere o emozionare, usando registri e tecniche diverse.”
Nato nel 1965 a Pordenone, Toffolo manifesta naturali doti grafiche fin da bambino, ma è la musica punk e il suo immaginario, a sancirne il futuro di uomo e di artista.
E’ solo un adolescente quando il movimento musicale e culturale noto come Great Complotto fa dilagare nella città friulana l’onda punk.
Nascono tante piccole band che inventano sonorità ruvide, caotiche ma di notevole impatto. Davide Toffolo è tra i protagonisti; entra subito a far parte dei Gigolo Look e, poi, dei Futuritmi, che sarà uno dei gruppi più celebri del movimento.
Anche di questa vicenda formativa, l’autobiografia disegnata di Toffolo tiene conto: “Great Complotto, piano decennale per la conquista dell' universo, nato nel 1980 a Pordenone è stata la prima navicella spazio-temporale sulla quale sono salito. Avevo quattordici anni; e non sono più sceso”.
Per presentare il libro Graphic Novel is Dead, il 31 gennaio Davide Toffolo ha iniziato un tour che lo porterà in giro per l’Italia.

L’unica tappa veneta è il 16 febbraio, al Teatro del Pane di Villorba (Treviso) dove si esibirà in un one man show a forti tinte ironiche, trasformandosi in Eltofo, recitando, improvvisando gag, suonando le sue canzoni, disegnando. “La mia di scrittore, anche se con un linguaggio speciale che è il fumetto, è una condizione esistenziale, come diceva anche Pasolini. Io sono questa cosa e cerco di farla in modo sincero. Spendendo tutta la mia esistenza per questo”