STEFANO INTINI A UMORISTI A MAROSTICA


8 aprile 2009

Ha debuttato nel gennaio del 1989, quando fu pubblicata su Topolino la storia “Paperino e la trota quasi d’oro” da lui disegnata su sceneggiatura di Rodolfo Cimino e ora al cartoonist padovano Stefano Intini, la prestigiosa rassegna Umoristi a Marostica dedica un mostra che, appunto, spazia sui suoi primi vent’anni di professionismo.
Che sarebbe diventato un fumettista era previsto nel suo stesso dna. Fin dalla più tenera età ha assaporato le suggestioni delle vignette, in quanto Giuseppe Intini, suo padre, oltre a firmare garbate strisce umoristiche firmandosi “Pinù”, si occupava, come grafico e redattore, della scelta del materiale da pubblicare sul Messaggero dei Ragazzi e vi aveva ospitato sia interpreti della comicità disegnata italiana come Cavazzano e Mattioli, che autori francesi del calibro di Uderzo e Franquin.
“Avere la possibilità di ammirare i lavori di così tanti maestri – ha dichiarato Stefano Intini – mi ha permesso di conoscere i segreti del mestiere, di avere un approccio immediato con i mezzi tecnici ed espressivi e soprattutto mi ha educato a considerare il fumetto come un’autentica forma d’arte”.
Nato il 2 ottobre 1968, egli ha fatto della comicità la sua cifra stilistica, dapprima modulandola secondo la lezione cavazzaniana, poi affermandosi con forme espressive personalissime, pervase di frenesia e di dinamismo che sembrano emulare i migliori cartoni animati.
“Mi ispiro – ha detto – a tutto ciò che può diventare immagine e stimoli visivi. Con i miei disegni, cerco di instaurare con i lettori, piccoli o adulti, un immediato rapporto di simpatia”. Grazie a questa semplice formula e a un vistoso talento, Intini occupa un posto di primo piano fra gli autori di fumetti disneyani e non solo. Ha disegnato spassosissime storie con Paperino e Paperoga e copertine per Topolino, Minnie, Cip & Ciop; ha partecipato alla stesura della serie “PK, New Adventures”; è stato creatore di Scassonio Strarompi, ragioniere e avversario di Paperinik, e ha contribuito alla definizione del personaggio Bum Bum di Corrado Mastantuono.
Ha inoltre collaborato col parco divertimenti di Gardaland, con fumetti per la rivista “Prezzemolo” e con illustrazioni per il merchandising; ha firmato una lunga avventura di “Yellow Kid” per il mensile Comic Art; si è occupato di grafica pubblicitaria, ha disegnato un gioco dell’oca per Dal Negro e vari cataloghi e calendari per il Gruppo Gibus di Veggiano. Con lo sceneggiatore Rudy Salvagnini, è creatore delle strip della serie “Men at Work”, pubblicate sul supplemento umoristico del quotidiano Unione Sarda, e ora raccolte in un volumetto acquistabile sul sito www.lulu.com.
Alla domanda su quali siano i progetti futuri, Stefano Intini ha risposto: “Continuare a fare questo lavoro con soddisfazione, con l’apprezzamento del pubblico e portando con successo alla ribalta un mio personaggio. Cosa che conto di ottenere nei prossimi mesi, allorché Les Humanoides Associés pubblicheranno il primo volume di “Petit Pierre”, una serie realizzata con Mastantuono, che racconta di un bambino un po’introverso, trascinato da un “diavoletto custode” in avventure “fuori dalle righe” e molto esilaranti..
La personale di Stefano Intini, allestita nel salone del Castello Inferiore di Marostica si inaugura il 18 aprile per concludersi il 30 maggio. L’ambito è quello della quarantunesima edizione di Umoristi a Marostica, incentrata sul tema “Bugie”, che ha visto come vincitore del premio Scacchiera 2009 il polacco Kuczynski Pawl.