21 maggio 2009 |
Sono centinaia i disegnatori che, nel mondo, illustrano i fumetti della Walt Disney. Ma solo al veneziano Giorgio Cavazzano e prima di lui a Carl Barks, il colosso americano ha concesso di realizzare delle opere pittoriche con Topolino e Paperino come soggetti. Il gesto contiene un notevole valore simbolico, in quanto certifica il ruolo determinante svolto da questi artisti nel mantenere fascinosi e attuali gli eroi disneyani, nonostante i molti decenni trascorsi dalla loro prima apparizione. Barks, nel 1948, inventò il personaggio di Paperon dei Paperoni e lo rese protagonista di avventure degne di essere inserite tra i classici della narrativa contemporanea, Cavazzano, trent’anni dopo, con un segno inequivocabile, con una abilità davvero rara nel far recitare i personaggi e con inquadrature mai convenzionali, ha conquistato milioni di nuovi lettori ed è diventato il riferimento stilistico imprescindibile per tutta la produzione fumettistica disneyana. Quattro di questi dipinti, mai visti assieme nelle mostre precedenti, saranno esposti a Dolo, in una personale che la rassegna Umorismo e Satira dedica a Giorgio Cavazzano. I quadri, cui i colori acrilici assegnano effetti davvero suggestivi, rappresentano Paperone mentre ammira le monete d’oro del suo deposito; Mickey Mouse in tuta da idraulico nell’officina di Giuseppe Tubi; Paperino, i nipoti e lo zione all’interno di un tempio maya; un anziano bluesman mentre suona la chitarra in un tipico bar americano (di quelli che il pittore Edwar Hopper ha reso famosi e che Giorgio ama riprodurre nelle sue storie metropolitane). Ovviamente, desteranno l’ammirazione dei visitatori anche le altre opere presenti in mostra: un centinaio di tavole, sia in bianco e nero che colorate a tempera, con paperi e topi e non solo, in modo di offrire una panoramica esaustiva della produzione del Maestro. Il percorso, nel versante disneyano, oltre ai quatto dipinti, comprende le trentadue tavole di La Strada, parodia del film di Fellini ed anch’essa autentico capolavoro, e diverse copertine per il settimanale Topolino. Altrettanto gremita la sezione di fumetti comico-avventurosi ai quali il disegno cavazzaniano ha assicurato il successo: si va da La Città e Maledetta Galassia a Capitan Rogers e Smalto e Jonny, da Altai & Jonson a L’Uomo Ragno e alla sexy eroina Big Bazoom. Completano l’excursus vari lavori per la pubblicità, le vignette umoristiche disegnate nel 2000 per la svizzera Abacus e il cartellone per il gioco dell’oca di Dal Negro. Uno spettacolo per lo sguardo e una gioia per la mente, dunque, che si inaugura sabato 23 maggio nelle sale dell’ex Macello di Dolo e che si protrarrà fino al 13 giugno. Contemporaneamente e nello stesso luogo, Umorismo e Satira completa la propria offerta culturale con l’esposizione di cento vignette satiriche: le migliori tra quelle inviate da disegnatori italiani e stranieri, sul tema Giustizia Ingiusta proposto quest’anno dalla prestigiosa rassegna. Hanno declinato con maggior efficacia satirica l’argomento, il padovano Andrea Andolina, la sua concittadina Nicoletta Silvestrin e Alvise Rossi di Pordenone, ai quali sono andati, nell’ordine, i primi tre premi. |