Riflessi 2


29 dicembre 2006


Riflessi 2m Lacrime in una tinozza, di Marco Corona
Coconino Press, Euro 9,oo

Marco Corona è un irregolare del linguaggio che ha trovato nella narrazione fumettistica l’ambito in cui esprimere al meglio la propria vocazione figurativa. Piemontese, compirà quarant’anni il prossimo anno, ha al suo attivo opere come “Cadavre Exquis” (con la quale ha esordito nel 1998), “Frida Kahlo”, “32 coups de Toux” e “Bestiario Padano” che non hanno lasciato indifferente il pubblico e la critica, non solo in Italia.
In quei lavori, infatti, egli era inventore di figure, di paesaggi e di racconti apparentemente iscrivibili nelle categorie dell’underground, in realtà capaci di rappresentare le vicende umane e i sentimenti con un’audacia formale e con una partecipazione emotiva così coinvolgenti da risultare talvolta spietate.
Con quella stessa sensibilità, ma con modalità estetiche lievi e luminose che si discostano dalle stesure precedenti (perentorie nella contrapposizione bianco-nero), Marco Corona ha recentemente realizzato due romanzi a fumetti (due graphic novel, come viene anche definita questa forma grafico-letteraria), in cui compie un autorevole passo avanti nell’affermazione della sua originalità autoriale.
Il primo è stato “In mezzo, l’Atlantico”, apparso giusto un anno fa; del secondo, intitolato “Riflessi” e previsto in tre capitoli, l’editrice Coconino Press ha quest’anno pubblicato due volumi: sei mesi fa “Il Canguro Pugilatore” e da pochi giorni “Lacrime in una tinozza”, disseminato di ulteriori sviluppi narrativi e di nuove fascinazioni per lo sguardo.
La protagonista è ancora Miranda, la ragazzina lentigginosa che condivide gli incubi del fratello febbricitante, che si lascia trascinare da un madre un po’ pazza, che sa guardare il proprio futuro oltre lo specchio, che illanguidisce per le malinconiche abitudini dei nonni. Ma mentre nell’albo d’inizio la disposizione temporale degli eventi, l’assenza di cesure tra presente e futuro, la fragilità dei confini tra realtà e immaginazione, obbligavano a una lettura mai disattenta degli elementi collocati in ogni singola vignetta, in questo “Riflessi 2, Lacrime nella tinozza”, Marco Corona cambia inaspettatamente registro, rallenta il ritmo delle vicende e si estranea dall’attualità della trama citandola solo in poche rapide sequenze.
Ne risulta un capitolo intriso di fascinazioni, ambientato dentro ad un sogno d’avventura, con pirati e galeoni fantasma, con fattucchiere e isole caraibiche, illustrato con evocativi tratti di inchiostro sottile, ma anche con un acquarello monocromo che stende sulle inquadrature i riflessi del cielo e delle onde.
L’albo si conclude con i personaggi sulla spiaggia, rivolti verso l’alba, di sicuro in attesa che i nodi che legano assieme i loro destini si sciolgano nel capitolo finale diventando, magari, risposte illuminanti e indispensabili anche per i lettori.