Massimo Giacon, l′istinto della creatività


18 giugno 2010

Tavole a fumetti, ceramiche, tessuti, illustrazioni, schizzi e progetti compongono la personale di Massimo Giacon che si inaugura giovedì 18 giugno allo Spazio XYZ di Treviso.
In tutto una ventina di opere, rappresentative della creatività dell’artista padovano e capaci di offrire possibili risposte alla domanda contenuta nel titolo della mostra, ovvero: “Da dove vengono le idee?”.
Per Giacon “Tutto nasce dall’istinto, che, come una sorta di radio, si sintonizza sulla giusta frequenza e si alimenta tanto più è urgente la consegna. Mentre metto sulla carta il progetto che ho elaborato, già mi si forma in testa l’idea per il lavoro successivo”.
Per il pubblico, scovare nei lavori esposti il bandolo della matassa e la soluzione al quesito, può risultare intrigante in quanto induce a percepire l’infinità di citazioni, di influssi, di riferimenti culturali provenienti dai più disparati coté – da Robert Crumb alla fantascienza sociologica, da Javier Mariscal a Magnus e Jack Kirby, da Tex Avery all’azionismo viennese, da Brian Eno a Michel Gondry, tanto per citarne una manciata – che la genialità di Giacon ha divorato, assorbito e trasformato, tanto da inventare sia una propria originale unità stilistica che una continua varietà di forme espressive.
Artista poliedrico, abile nell’instaurare trait d’union con i mondi della grafica, del design, della musica e di ogni possibile ambito della comunicazione, Giacon inizia l’attività di cartoonist nel 1980, a soli vent’anni, pubblicando sul mensile Il Mago e contemporaneamente da vita al gruppo musicale “Spirocheta Pergoli.
Pochi anni dopo, dalle pagine delle riviste Frigidaire, Linus, Alter, Dolce Vita, Tic , è tra i rinnovatori del linguaggio fumettistico italiano e realizza, per lo Studio Sottsass, progetti grafici, textures di laminati e interiors design.
Nel corso della sua quasi trentennale attività, ha creato opere pittoriche, murales, fumetti iconoclasti, illustrazioni fetish e horror, ha disegnato tappeti, suppellettili, orologi, packaging, ha firmato copertine di dischi, immagini pubblicitarie, miniserial in computer animation, ha esposto nelle gallerie e nei festival più prestigiosi, ha progettato oggetti per Alessi, Swatch, Studio Mendini, Memphis, Artemide, Philips, Ritzenhoff, Telecom.
Attualmente sta lavorando con Daniele Luttazzi a una graphic novel per Lizard/Rcs ed è uscito il primo tomo della graphic novel “Boy Rocket”, edita da Black Velvet, che si avvale della sceneggiatura di Mimì Colucci, suo sodale da oltre vent’anni, dai tempi della banda di bizzarro art-rock “I Nipoti del Faraone”.
La mostra “Da dove vengono le idee”, è visitabile nello Spazio XYZ, in via Inferiore a Treviso, fino al prossimo 26 giugno.