Diabolik a Caorle con Eva e Barison


28 luglio 2011

Quest’anno, Diabolik, ovviamente in compagnia della complice-amante Eva Kant, passa l’estate a Caorle.
Quaranta tavole tratte da sue avventure disegnate dal pordenonese Emanuele Barison, saranno esposte presso il Centro Culturale Bafile in Piazza Matteotti fino al 4 settembre 2011.
Per tre mesi, dunque, i turisti e i fan del “re del terrore” avranno modo non solo di “incontrare” il primo, il più longevo e, sicuramente, il più amato fra gli “eroi neri” del fumetto italiano, ma anche di apprezzare lo stile grafico di uno dei suoi migliori interpreti, un artista la cui cifra stilistica si caratterizza per il taglio cinematografico delle inquadrature, per la dinamicità delle azioni, per la qualità recitativa dei personaggi e per l’originale contrasto tra il bianco della pagina che assegna inquietudine e suspense alle vicende descritte. Nato nel 1963, appena quattro mesi dopo il debutto in edicola del personaggio creato dalla sorelle Giussani, Barison ha iniziato la sua attività di cartoonist nel 1982, via via collaborando, grazie ad una innata abilità nell’utilizzo delle tecniche e dei linguaggi, con testate di vario genere - dal Messaggero dei Ragazzi a Topolino e Lazarus Led – arrivando anche a conquistare il pubblico francese con le serie “Yakuza” e “Il silenzio e il sangue” e addirittura entrando a far parte, da poche settimane, della squadra di disegnatori di Zagor.
La prima storia di Diabolik da lui illustrata “Vampiri a Clerville”, viene pubblicata nel dicembre del 2000 e da allora la sua firma è apparsa in oltre venti avventure. Il prossimo 15 luglio, proprio nel corso della mostra “Diabolik a Caorle”, uscirà l’ultimo suo lavoro, “Il pezzo mancante”, ospitato nella prestigiosa collana “Il grande Diabolik”. E addirittura a colori.