L′INTERVISTA graphic novel di Manuele Fior

10 giugno 2013
L′INTERVISTA graphic novel di Manuele Fior



Inquietanti triangoli luminosi solcano il cielo notturno. Forse sono effetti ottici originati da fenomeni atmosferici ancora sconosciuti o forse si tratta di messaggi che preannunciano l’imminente comparsa degli extraterrestri. In ogni caso, i pochi che hanno colto con lo sguardo il loro rapido passaggio, ne sono rimasti intimamente folgorati al punto di acquisire la capacità di leggere i pensieri degli altri e, soprattutto, di fondere la propria mente con quella della persona amata.
Tutto questo è raccontato nelle pagine de “L’Intervista”, romanzo grafico di Manuele Fior ambientato a Udine e nei suoi paraggi, nel 2048. Solo poche manciate di anni separano, dunque, il nostro 2013 dai fatti descritti (tanto da far risultare ardua la collocazione della trama nel contesto della fantascienza in senso stretto) eppure, dalla lettura scopriamo che in questo breve arco di tempo eventi drammatici hanno segnato profondamente la storia del nostro paese: dalla crisi politica ed economica che ha raggiunto il limite estremo, ai tumultuosi moti popolari responsabili dello stravolgimento dell’assetto sociale, fino alla violenza diffusa che ha costretto la gente ad abbandonare le città.
Nel 2048, però, tutto questo già appartiene al passato. La vita sembra scorrere sui binari di una pacata normalità; ville moderniste ed essenziali edifici pubblici sorgono su spazi ampi e contemplativi; per le strade si circola su vetture teleguidate, in modo di evitare gli incidenti; il centro di Udine sta lentamente tornando a essere abitato. Raniero, il protagonista, è un borghese sulla quarantina, psicologo all’ospedale, sposato con una donna verso la quale prova rari sprazzi d’affetto, amico di un collega preso dalla “voglia matta” per le giovani stagiste.
Raniero, benestante e un po’ snob, ama viaggiare su un’auto “vintage” – una BWV a benzina – a bordo della quale, una notte, distratto dall’apparire di strane luci geometriche, finisce contro un albero.
Tornato al suo lavoro, conosce una giovanissima paziente, Dora, che dice di essere in contatto telepatico con civiltà extraterresti e che vive in una comunità hippie (tutti indossano abiti optical, come nei favolosi Sixties) basata sul principio della non esclusività emotiva e sessuale.
Da qui, le vite di Dora e Raniero prenderanno un altro corso: si intrecceranno – perdendosi e ritrovandosi – arrivando a scoprire, nell’amore, il significato delle strane luci che di tanto in tanto scintillano nel cielo.
Ma non usa colori Manuele Fior, per illustrare le vignette. A differenza dei lavori precedenti, in cui pigmenti solari gremivano le sue tavole (il graphic novel “Cinquemila chilometri al secondo” fece vincere a questo trentottenne friulano di adozione e cosmopolita per cultura, il premio per il Miglior Album al festival di Angouleme del 2011) ne “L’Intervista” (Coconino Press/Fandango- euro 17,50) dominano il bianco e il nero, coniugati magistralmente in modo di ottenere dalla china, dalla matita e dal carboncino una infinita, sorprendente gamma di sfumature; le uniche capaci di illustrare un futuro ancora avvolto nella nebbia dell’attesa.