22 agosto 2012 |
E′ morto Sergio Toppi |
La mia e tutta la grande famiglia del fumetto è in lutto: Sergio Toppi, l’artista che con Dino Battaglia, Hugo Pratt e Guido Crepax, ha rappresentato il gotha del fumetto italiano a livello internazionale, è morto ieri a Milano, città in cui era nato l’11 ottobre 1932. Fino all’ultimo è stato protagonista dei principali eventi legati all’immagine e all’immaginario, firmando opere di grande impatto visivo, ma anche riuscendo a comunicare alle giovani generazioni, la passione per la ricerca di nuovi traguardi espressivi. I lettori veneti, che lo hanno conosciuto durante le mostre organizzate a Padova dal Messaggero dei Ragazzi o in occasione di innumerevoli edizioni di Treviso Comics o delle esposizioni presso la galleria Quadragono di Conegliano, hanno potuto apprezzarne la forte personalità che, sotto un’apparenza schiva e riservata, palesava una visione sottilmente ironica della realtà, filtrata da una profonda ricchezza culturale ed umana. Aveva esordito a vent’anni come caricaturista per lo studio d’animazione Pagot e nel 1966 era passato al fumetto e all’illustrazione collaborando con Il Corriere dei Piccoli e successivamente col Messaggero dei Ragazzi e con le riviste Sgt. Kirk, Linus, Alter Alter, Il Giornalino, L’Eternauta, Orient Express per le quali ha l’opportunità di cimentarsi anche come autore dei testi delle proprie storie. Tra il 1976 e il 1978 disegna tre volumi della collana Un uomo un’avventura, scrive e illustra storie di taglio fantastico che verranno raccolte nel volume Sacsahuaman e crea il personaggio di Sharaz-de, ispirato alla protagonista de Le Mille una Notte. Nel 1984, per l’editrice Isola Trovata, inventa Il Collezionista unico personaggio fisso della sua carriera, e per Comic Art realizza racconti poi inseriti nel volume Myetzko e altre storie. Collabora inoltre col mensile Corto Maltese disegnando copertine e illustrazioni, creando racconti d’ambiente esotico come Kas Cey, Chapungo e M’Felewzi. Sergio Toppi, inoltre, ha realizzato immagini per altre case editrici come la francese Larousse e con Planeta-De Agostini di Barcellona, tradotto in vignette storie di Martyn Mistere, Julia e Nick Raider per Sergio Bonelli editore, oltre a illustrazioni per carte gioco, copertine e pubblicità sempre manifestando uno stile personalissimo, originale, inconfondibile. Mi onorava della sua amicizia e, tra gli innumerevoli segni di cordiale generosità nel miei confronti, mi onorò rendendo memorabile con la sua arte infinita un episodio di “Antonio Vivaldi, una biografia a fumetti” da me sceneggiato. Abbraccio la signora Aldina con affetto e commozione. |