La Quarta Necessità di Giacon e Luttazzi


3 novembre 2011

Erano decine e decine i lettori in fila davanti allo stand dell’editrice Rizzoli-Lizard, in occasione della recente Lucca Comics.
Ognuno aspettava, pazientemente, che arrivasse il proprio turno per porgere “La Quarta Necessità”, ovvero il libro che teneva in mano, a Massimo Giacon affinché lo impreziosisse con una dedica e, perfino, con un disegno estemporaneo, siglato dall’autografo.
La notizia che in occasione della storica kermesse fumettara – e, dunque, in anteprima rispetto alla distribuzione nelle librerie italiane – veniva presentato il primo romanzo a fumetti (o graphic novel, secondo la formulazione oggi di moda) scritto da Daniele Luttazzi e disegnato dall’artista padovano, si era propalata, senza bisogno di enfatici battage pubblicitari, attraverso il web e il passaparola, stuzzicando l’interesse e la curiosità di un numero davvero inaspettato di appassionati e di estimatori.
Coloro che avevano già iniziato a sfogliare il volumetto, non riuscivano a trattenere le risate o i sorrisi ghignanti; gli altri, che si sarebbero immersi più tardi nella lettura, ne ricavavano la certezza che ogni pagina, frutto dell’accoppiata Giacon-Luttazzi, era una miscela di esplosivo sarcasmo e regalava umorismo a raffica.
Che i due autori avessero caratteristiche espressive affini, tanto da poter l’uno tradurre con istintiva naturalezza i testi dell’altro, si era già intuito da precedenti frequentazioni: nel 2000, quando Luttazzi scrisse la prefazione al libro “Sexorcismo” disegnato da Giacon, e soprattutto nel 2009 allorché quest’ultimo realizzò una serie di vignette intitolata Cow Crucis, in appendice a “La guerra civile fredda” di Luttazzi.
Ora, “La Quarta Necessità”, da forma esaustiva alla loro collaborazione ed esplicita in ben centoquattro pagine gremite di vignette a colori, una comunanza ideale, culturale, etica basata sulla medesima concezione della satira.
L’uno con una cifra grafica originalissima, che condensa cartoon scatenato e design d’avanguardia, l’altro con battute irriverenti, sfrontate, feroci, spesso volgari, concepite per seminare dubbi, per abbattere i pregiudizi, per strabiliare o per épater le bourgeois, come si sarebbe detto un tempo, danno l’assalto ai tabù della nostra società e raccontano, senza timori, gli stessi argomenti: politica, chiesa, sesso.
E lo fanno compiutamente in questo imperdibile libro, narrando la vita di Walter Farolfi, nato sul finire degli anni Trenta, che, da bambino timido e impacciato, col passare degli anni si adegua alle mode e ai mutamenti della società, diventando un campione di cinismo e di amoralità, e approdando in vecchiaia ad un’ipocrita compostezza poiché “i ghiacciai del rancore si sciolsero e comparve il cadavere perfettamente conservato dell’armonia familiare”.
“La Quarta Necessità”, proposta nel titolo di questo romanzo di formazione, è, dunque, per Massimo Giacon e Daniele Luttazzi, l’esigenza di descrivere oltre ai bisogni primari dell’uomo – mangiare, bere, dormire – anche la devastazione morale avvenuta, nel corso dell’ultimo mezzo secolo nel nostro paese.
Come in un tour de forse sarcastico dentro l’interiorità italiana, “La Quarta Necessità” intreccia la Storia nostrana - dal fascismo a oggi, dalle canzoni di Mina negli anni sessanta all’ascesa di Silvio Berlusconi – alla microstoria del protagonista per mettere a nudo le cause e le ragioni che hanno modellato il carattere suo, come quello, purtroppo, dell’intera nazione.